Indizi mediali. Regimi della sorveglianza e dispositivi ottici e sonori nel cinema Giallo italiano

Autori

  • Annalisa Pellino IULM University
  • Federico Selvini IULM University

DOI:

https://doi.org/10.6092/issn.2280-9481/18938

Parole chiave:

Italian Giallo, Visual and Sound Devices, Panoptic and Panacoustic Surveillance, Sousveillance, Digital and Techno Literacy

Abstract

Un aspetto spesso trascurato nell’analisi sul Giallo italiano pertiene al complesso panorama di oggetti tecnici e dispositivi, ottici e sonori, di registrazione e riproduzione, che concorrono a qualificare le atmosfere e le scene del crimine e dell’indagine. Vere e proprie spie di un mutamento insieme tecnologico e socio-antropologico, da cui emerge una significativa convergenza tra pratiche culturali e immaginario cinematografico, questi consentono di inserire la riflessione sul genere in un discorso più ampio sul rapporto tra cinema e sorveglianza. In particolare, il saggio esplora la presenza dei dispositivi mediali nel giallo italiano dal secondo dopoguerra a oggi, analizzando alcuni casi casi esemplari dove le tecnologie visive e sonore possono essere considerate nella doppia chiave di dispositivi della messa in scena – ad esempio come strumenti di sorveglianza e controllo o utili supporti cognitivi alla risoluzione del caso –, ma anche nei termini di una esibizione dello stesso dispositivo, con funzione narrativa e performativa, all’interno di una forma del racconto aperta ed estremamente ibrida. 

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Pubblicato

2024-08-01

Come citare

Pellino, A., & Selvini , F. (2024). Indizi mediali. Regimi della sorveglianza e dispositivi ottici e sonori nel cinema Giallo italiano. Cinergie – Il Cinema E Le Altre Arti, 13(25), 99–116. https://doi.org/10.6092/issn.2280-9481/18938

Fascicolo

Sezione

Speciale