Indizi mediali. Regimi della sorveglianza e dispositivi ottici e sonori nel cinema Giallo italiano
DOI:
https://doi.org/10.6092/issn.2280-9481/18938Parole chiave:
Italian Giallo, Visual and Sound Devices, Panoptic and Panacoustic Surveillance, Sousveillance, Digital and Techno LiteracyAbstract
Un aspetto spesso trascurato nell’analisi sul Giallo italiano pertiene al complesso panorama di oggetti tecnici e dispositivi, ottici e sonori, di registrazione e riproduzione, che concorrono a qualificare le atmosfere e le scene del crimine e dell’indagine. Vere e proprie spie di un mutamento insieme tecnologico e socio-antropologico, da cui emerge una significativa convergenza tra pratiche culturali e immaginario cinematografico, questi consentono di inserire la riflessione sul genere in un discorso più ampio sul rapporto tra cinema e sorveglianza. In particolare, il saggio esplora la presenza dei dispositivi mediali nel giallo italiano dal secondo dopoguerra a oggi, analizzando alcuni casi casi esemplari dove le tecnologie visive e sonore possono essere considerate nella doppia chiave di dispositivi della messa in scena – ad esempio come strumenti di sorveglianza e controllo o utili supporti cognitivi alla risoluzione del caso –, ma anche nei termini di una esibizione dello stesso dispositivo, con funzione narrativa e performativa, all’interno di una forma del racconto aperta ed estremamente ibrida.
Pubblicato
Come citare
Fascicolo
Sezione
Licenza
Copyright (c) 2024 Annalisa Pellino, Federico Selvini
Questo lavoro è fornito con la licenza Creative Commons Attribuzione 4.0 Internazionale.