Voci senza corpo. La celebrità ai tempi della pandemia
DOI:
https://doi.org/10.6092/issn.2280-9481/14455Parole chiave:
Pandemic, Performance, Voice, Celebrity Culture, ItalyAbstract
Le circostanze di crisi possono creare momenti di sperimentazione e creatività all’interno dei processi culturali. La pandemia di covid-19 ha costituito in alcune circostanze, una forza propellente a movimenti creativi nell’ambito della promozione di sé di attori o attrici, poiché ha relegato i corpi celebri lontano dai consueti luoghi di esposizione allo sguardo, azzerando la loro visibilità negli spazi fisicamente pubblici: piazze, teatri, premiazioni, passerelle ecc. Questa dislocazione del corpo pubblico di attori e attrici è un fenomeno globale che è stato inscenato da prodotti mediali di vario tipo. Si è verificato un momento di massimo avvicinamento tra ciò che avviene nelle vite private delle celebrità e ciò che avviene in quelle degli spettatori, essendo il raggio d’azione e il grado di mediazione del corpo delle star limitato alla dimensione domestica e a risorse non professionali: mai le celebrità sono state meno entertaining come ai tempi del coronavirus. La sparizione del corpo pubblico della celebrità ha assunto anche forme e significati culturali specifici andando a rafforzare il posizionamento degli attori al centro dei valori civici della propria nazione. E’ questo il caso di Io sono Italia (2021), un cortometraggio di incitamento al coraggio e all’orgoglio nazionale nel momento dell’emergenza.
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