Distorsioni di autenticità: il grunge secondo gli MTV Unplugged tra performance, resistenza e memoria
DOI:
https://doi.org/10.6092/issn.2280-9481/13886Parole chiave:
grunge, liveness, televised music performance, authenticity, NirvanaAbstract
Nell’ambito degli studi sulla popular music, la performance dal vivo rappresenta un tema ampiamente discusso, che si arricchisce di ulteriori problematicità quando viene calato all’interno dei media audiovisivi. Il concetto di liveness può costituire una componente rilevante dell’identità musicale di una comunità, come nel caso della scena grunge di Seattle. La dimensione live è pertanto un topos dell’audiovisivo grunge. Un esempio ricco di implicazioni è quello degli MTV Unplugged, che tra il 1992 e il 1996 hanno visto la partecipazione di tre diverse band di Seattle: Pearl Jam, Nirvana e Alice in Chains. A seguito della morte di Kurt Cobain e Layne Staley, queste performance sono state avvolte da un alone mitico, diventando il principale strumento di elaborazione del lutto a disposizione dei fan. Attraverso un’analisi delle caratteristiche audiovisive dei tre concerti televisivi, l’articolo vuole dimostrare come gli MTV Unplugged del grunge abbiano introdotto una lettura storiografica che ha interessato non solo le band coinvolte in queste rielaborazioni acustiche, ma il fenomeno musicale nel suo complesso. L’autenticità di cui la liveness dovrebbe farsi garante si scontra così con processi di memoria postumi, legati all’inter-mondanità della performance.
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