Colpire il cuore dell’informazione. Critica e pratica artistica per un corretto uso militante del videotape
DOI:
https://doi.org/10.6092/issn.2280-9481/9834Parole chiave:
Laboratorio di Comunicazione Militante, Videotape, Videoteppismo, Controinformazione, comunicazione.Abstract
Il presente scritto si propone di studiare il fenomeno del videoattivismo nella pratica comunicazionele degli anni Settanta italiani. Partendo dalla critica al sistema comunicazionale così come fornita da Pio Baldelli e da Roberto Faenza, importatori della nozione di "videoteppismo" in Italia, si indaga tale fenomeno all'interno della pratica artsitica "militante", prendendo come caso studio il collettivo milanese Laboratorio di Comunicazione Militante. Il gruppo, riconoscendo nel videotape mezzo tecnico atto a far apprendere alla comuità cittadina le distrosioni perpretate dai mass media, utilizzava tale strumento come elemento in grado di sondare nuove modalità di partecipazione sociale con valenza controinformativa: in tal senso si vuol indagare anche la partecipazione dal collettivo alla XXXVII Biennale d'Arte di Venezia, all'interno della mostra, organizzata dal critico Enrico Crispolti, Ambiente come sociale.Pubblicato
2020-12-28
Come citare
Capriolo, A. (2020). Colpire il cuore dell’informazione. Critica e pratica artistica per un corretto uso militante del videotape. Cinergie – Il Cinema E Le Altre Arti, 9(18), 147–160. https://doi.org/10.6092/issn.2280-9481/9834
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Miscellanea
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