“An evil has been committed”. Complessità e portato educativo della serie American Vandal tra mockumentary, satira e metalinguismo
DOI:
https://doi.org/10.6092/issn.2280-9481/8693Parole chiave:
Complex Television, Serie tv, American VandalAbstract
Negli ultimi anni la nuova serialità si è confermata un oggetto di studio privilegiato sia per i Television Studies che per i Media Studies, che ne hanno messo in luce la complessità intesa come una caratteristica-chiave, riscontrabile non solo a livello di struttura narrativa, ma anche delle pratiche di consumo e fruizione. Tenendo conto di questi aspetti, come del contesto imprescindibile della convergenza dei media, l’articolo propone come caso di studio la serie statunitense American Vandal -distribuita da Netflix tra il 2017 e il 2018 – considerata un prodotto rappresentativo e al tempo stesso innovativo all’interno della cosiddetta “complex television”. La serie, ambientata in un contesto scolastico, ruota intorno al mondo dell’adolescenza ma si distingue dalla maggior parte degli odierni teen drama sia per l’originalità dell’approccio formale che per le riflessioni proposte, che la rendono un prodotto particolarmente interessante e di attualità. Attraverso lo stile del mockumentary, infatti, che gioca con gli stilemi dei generi e si serve di alcune estetiche tipiche del documentario in chiave satirica, American Vandal mostra da un lato i limiti e le contraddizioni del sistema scolastico americano, dall’altro riflette su alcuni aspetti chiave del contesto “postmediale” contemporaneo, e sui principali meccanismi della cultura della convergenza e della “partecipazione” che lo caratterizzano.
Pubblicato
Come citare
Fascicolo
Sezione
Licenza
Copyright (c) 2019 Valentina Domenici
I diritti d'autore di tutti i testi nella rivista appartengono ai rispettivi autori senza restrizioni.
La rivista è rilasciata sotto una licenza Creative Commons Attribuzione 4.0 International License (licenza completa).
Vedere anche la nostra Open Access Policy.