Il videomapping in Augmented Reality. Surfacing media e urban storytelling in Cthulhu di KOMPLEX-Live Cinema Group
DOI:
https://doi.org/10.6092/issn.2280-9481/8430Parole chiave:
Augmented Reality, KOMPLEX – Live Cinema Group, Post-Cinema, Surfacing Media, Urban StorytellingAbstract
Oggetto di questo contributo è l’analisi dei contenuti in Augmented Reality (AR) realizzati da KOMPLEX-Live Cinema Group, che dal 2013 lavora sulla disseminazione di elementi visivi digitali tra gli spazi urbani. I lavori di KOMPLEX contribuiscono a definire le specificità mediali e narrative dell’AR: un surfacing media che lascia emergere (to surface) le immagini digitali a partire dalle caratteristiche morfologiche delle facciate urbane (surfaces), costruendo dei percorsi narrativi aumentati che mettono al centro l’esperienza urbana dell’utente (urban storytelling).
Nello specifico, l’analisi prende in considerazione l’installazione interattiva Cthulhu – An Investigation on Very Low Frequencies in L’Aquila (2016): un percorso aumentato che riloca nello spazio urbano dell’Aquila gli immaginari letterari di H.P. Lovecraft e risemantizza in chiave interattiva-immersiva il rapporto tra utente, medium e spazio urbano nonché le medesime pratiche mediali che vengono messe in atto.
Prima di esplorare il “mondo aumentato” di Cthulhu, il saggio proverà a inquadrare l’AR all’interno di un contesto estetico della transizione, riferendosi ad alcune istanze mutuate dal pre-cinema, dal cinema delle attrazioni e dal postcinema, provando così a tracciare la polimorfia e le specificità espressive di questa forma mediale emergente.
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