Le immagini in movimento nelle mostre di moda. Il caso di Fendi Studios
DOI:
https://doi.org/10.6092/issn.2280-9481/8338Parole chiave:
mostra, moda, cinema, installazione, arteAbstract
L’intervento si prefigge di indagare il ruolo delle immagini in movimento nelle mostre di moda, analizzando il peculiare caso di Fendi Studios, esibizione organizzata al Palazzo della Civiltà Italiana di Roma tra ottobre 2017 e luglio 2018. Dopo una breve introduzione, si rifletterà dunque sulle diverse declinazioni di immagini in movimento presenti in questa sede. Si discuterà dapprima sul cortocircuito creatosi tra le sequenze del film di partenza – visibili su piccoli schermi creati ad hoc – e sulla concretezza dei vestiti e degli oggetti di scena che sembrano quasi fuoriuscire dalle sequenze proiettate in loop. Ampio spazio sarà poi dedicato ai dispositivi cinematografici con cui il visitatore è chiamato ad interagire, dato che, seppur presenti in numero minore rispetto agli abiti, la loro essenza intrinseca mira a richiamare o alienare il soggetto, che diventa esso stesso parte integrante dell’immagine in movimento. Si avanzeranno in seguito alcune ipotesi sui motivi che hanno condotto a concludere il percorso con una proiezione cinematografica tradizionalmente intesa, fruita in una sala vera e propria. Ultimata la riflessione sul percorso espositivo, verranno formulate alcune considerazioni su come, grazie ai social, l’immagine in movimento – in questo caso amatoriale – sia riuscita a superare i confini spaziali della mostra.Pubblicato
2018-12-31
Come citare
Landrini, G. (2018). Le immagini in movimento nelle mostre di moda. Il caso di Fendi Studios. Cinergie – Il Cinema E Le Altre Arti, 7(14), 53–58. https://doi.org/10.6092/issn.2280-9481/8338
Fascicolo
Sezione
Speciale
Licenza
Copyright (c) 2018 Gabriele Landrini
I diritti d'autore di tutti i testi nella rivista appartengono ai rispettivi autori senza restrizioni.
La rivista è rilasciata sotto una licenza Creative Commons Attribuzione 4.0 International License (licenza completa).
Vedere anche la nostra Open Access Policy.