Graphic Spaces. Film Transitions in Steven Spielberg’s Filmmaking

Andrea Minuz

doi:10.6092/issn.2280-9481/8166

Graphic Spaces. Film Transitions in Steven Spielberg’s Filmmaking

Autori

Andrea Minuz Sapienza University of Rome

Andrea Minuz è professore associato presso Sapienza Università di Roma dove insegna Storia del cinema. Oltre a vari articoli su riviste italiane e internazionali è autore dei volumi: Dell’incantamento. Hitchcock, Bergman, Fellini e il «motivo dello sguardo» (2009); La Shoah e la cultura visuale. Cinema, memoria, spazio pubblico (2010); Murnau. L’arte di evocare fantasmi (EdS, 2010); L’invenzione del Luogo. Spazi dell’immaginario cinematografico (2011); Viaggio al termine dell’Italia. Fellini politico (Rubbettino, 2012), tradotto in inglese per Berghahn Books. Scrive di media e televisione sul quotidiano “Il Foglio”.

DOI:

https://doi.org/10.6092/issn.2280-9481/8166

Parole chiave:

videographic analysis, steven spielberg, editing

Abstract

Il testo è il commento all'omonimo videosaggio che analizza le ricorrenze di alcune soluzioni di editing nella regia di Spielberg, e in particolare l'uso di graphic match e soundbridge. Muovendosi nel solco di quei lavori che hanno affrontato il cinema di Steven Spielberg da un punto di vista formale, il videosaggio prova a considerare tale figure come emblematiche del suo modello di regia, suggerendo di ricondurle al mondo dell'animazione, oltre che al lessico del cinema classico.

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Pubblicato

2018-07-12

Come citare

Minuz, A. (2018). Graphic Spaces. Film Transitions in Steven Spielberg’s Filmmaking. Cinergie – Il Cinema E Le Altre Arti, 7(13), 31–36. https://doi.org/10.6092/issn.2280-9481/8166