Editing is anything: pratiche di video essays tra semiotica ed estetica
DOI:
https://doi.org/10.6092/issn.2280-9481/7935Parole chiave:
video essays, semiotics, intertextuality, remix, post-media aestheticsAbstract
L’articolo prende in esame, mediante riferimenti metodologici alla semiotica e ai film studies, i meccanismi testuali del video essay, inseriti nella prospettiva di un’evoluzione degli studi sul remix e sul remake, in quanto pratiche audiovisive della ricombinazione. Del video essay vengono descritti la volontà analitica tesa all’approfondimento e alla spiegazione, attraverso una prassi collettiva del commento, e un patto comunicativo con i fruitori che, attraverso dinamiche di mediazione, tende a rendere evidenti, mediante l’impiego della esemplificazione e della comparazione, gli impliciti dell’opera analizzata. Collocando il fenomeno in una più ampia “logica della selezione” (Manovich) e della composizione, il video essay appare affine a una forma di tutorial che però, attraverso uno statuto ibrido posto tra l’educational e l’entertainment, mette in discussione l’autorevolezza delle figure istituzionali legate al sapere audiovisivo.Pubblicato
2018-07-12
Come citare
Dusi, N., & Spaziante, L. (2018). Editing is anything: pratiche di video essays tra semiotica ed estetica. Cinergie – Il Cinema E Le Altre Arti, 7(13), 7–19. https://doi.org/10.6092/issn.2280-9481/7935
Fascicolo
Sezione
Speciale
Licenza
Copyright (c) 2018 Nicola Dusi, Lucio Spaziante
I diritti d'autore di tutti i testi nella rivista appartengono ai rispettivi autori senza restrizioni.
La rivista è rilasciata sotto una licenza Creative Commons Attribuzione 4.0 International License (licenza completa).
Vedere anche la nostra Open Access Policy.