Editing is anything: pratiche di video essays tra semiotica ed estetica

Autori

  • Nicola Dusi Università di Modena e Reggio Emilia http://orcid.org/0000-0001-9547-0184
  • Lucio Spaziante Università di Bologna http://orcid.org/0000-0003-0068-1689

DOI:

https://doi.org/10.6092/issn.2280-9481/7935

Parole chiave:

video essays, semiotics, intertextuality, remix, post-media aesthetics

Abstract

L’articolo prende in esame, mediante riferimenti metodologici alla semiotica e ai film studies, i meccanismi testuali del video essay, inseriti nella prospettiva di un’evoluzione degli studi sul remix e sul remake, in quanto pratiche audiovisive della ricombinazione. Del video essay vengono descritti la volontà analitica tesa all’approfondimento e alla spiegazione, attraverso una prassi collettiva del commento, e un patto comunicativo con i fruitori che, attraverso dinamiche di mediazione, tende a rendere evidenti, mediante l’impiego della esemplificazione e della comparazione, gli impliciti dell’opera analizzata. Collocando il fenomeno in una più ampia “logica della selezione” (Manovich) e della composizione, il video essay appare affine a una forma di tutorial che però, attraverso uno statuto ibrido posto tra l’educational e l’entertainment, mette in discussione l’autorevolezza delle figure istituzionali legate al sapere audiovisivo.

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Pubblicato

2018-07-12

Come citare

Dusi, N., & Spaziante, L. (2018). Editing is anything: pratiche di video essays tra semiotica ed estetica. Cinergie – Il Cinema E Le Altre Arti, 7(13), 7–19. https://doi.org/10.6092/issn.2280-9481/7935

Fascicolo

Sezione

Speciale