“Ma ti ricordi come ci scrivevamo a lungo, da costa a costa?”. Il cinema nelle lettere private di Lorenzo Pellizzari e Guido Fink tra anni Sessanta e Settanta
DOI:
https://doi.org/10.6092/issn.2280-9481/16488Parole chiave:
Film Critics, Guido Fink, Lorenzo Pellizzari, Archive, CorrespondenceAbstract
L’obiettivo del saggio è fornire un primo esito relativo alla fitta rete di rapporti lavorativi e personali legati a Lorenzo Pellizzari portando alla luce alcuni aspetti inediti della critica cinematografica italiana. Tra le centinaia di lettere private conservate da Pellizzari in oltre cinquant’anni di attività emergono preziosi dettagli sull’attività del critico e delle sue reti sociali. In questo lavoro intendo soffermarmi sulla corrispondenza tra il critico milanese e Guido Fink, che risulta particolarmente intensa tra anni Sessanta e Settanta. Tra i due critici nasce e si consolida un fitto rapporto epistolare in cui, oltre all’amicizia e all’attività lavorativa in sedi editoriali comuni (ad esempio Cinema Nuovo e Cinema & Cinema), si leggono giudizi su film da poco usciti nelle sale statunitensi e italiane. Si tratta infatti di anni in cui Fink collabora con diverse riviste italiane, ma è anche docente alla Princeton University e alla University of California - Los Angeles (UCLA). Il saggio è strutturato in modo da analizzare: 1) la corrispondenza privata conservata da Pellizzari e Fink; 2) la critica cinematografica nel carteggio Pellizzari-Fink; 3) i giudizi sui film. In questo modo, oltre a scrivere una storia ancora inedita, analizzerò affinità e divergenze tra le recensioni ufficiali e quel tipo di critica “via lettera” che esula da politiche editoriali a cui gli storici del cinema sono soliti far riferimento.
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