Producer’s e Critic’s Game di Alessandro Blasetti. Riposizionamenti dal regime al secondo dopoguerra

Autori

  • Francesca Tesi Università degli Studi di Firenze

DOI:

https://doi.org/10.6092/issn.2280-9481/16407

Parole chiave:

Alessandro Blasetti, Neorealismo, Film in costume, Critic's game e Producer's game, Regime fascista

Abstract

Il 1942 rappresenta per la carriera di Alessandro Blasetti un anno di svolta: mentre esce nelle sale La cena delle beffe – in continuità con la serie dei film in costume da Ettore Fieramosca (1938), a Un’avventura di Salvator Rosa (1939), fino a La corona di ferro (1941) – è in produzione Quattro passi fra le nuvole, distribuito alla fine dello stesso anno. A partire da quest’ultimo film, considerato a posteriori prodromico del neorealismo, la regia di Blasetti s’indirizza verso temi sociali trattati con un linguaggio più dimesso, per confluire, in definitiva, nel resistenziale Un giorno nella vita (1946). Alla luce di questo riposizionamento produttivo, come cambia la postura critica di Blasetti per riconfigurarsi all’interno del campo? L’elaborato, servendosi dei concetti di producer’s game e di critic’s game propri della teoria sui generi di Altman e mutuando alcune categorie da Bourdieu, ripercorre parallelamente le regie di Alessandro Blasetti e le sue posizioni espresse sulla stampa per rintracciare oscillazioni e spostamenti nel contesto di drastico mutamento politico e culturale tra le prime avvisaglie del conflitto mondiale e il Dopoguerra.

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Pubblicato

2023-07-20

Come citare

Tesi, F. (2023). Producer’s e Critic’s Game di Alessandro Blasetti. Riposizionamenti dal regime al secondo dopoguerra. Cinergie – Il Cinema E Le Altre Arti, 12(23), 75–87. https://doi.org/10.6092/issn.2280-9481/16407

Fascicolo

Sezione

Speciale